Alessandro Orsini è stato ospite di Massimo Giletti che lo ha interrogato sulle polemiche che lo hanno investito e su cosa pensa della guerra in Ucraina.
Orsini è stato al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni su Putin e la guerra in Ucraina. “Filonazista” e “Putiniano” così è stato definito Orsini per alcune delle sue posizioni che lo hanno portato ad essere cacciato da programma CartaBianca. Ora Massimo Giletti lo intervista per far luce sulle idee del sociologo e su quanto di vero ci sia dietro il polverone mediatico che lo investito.
Le dichiarazioni di Alessandro Orsini
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Come riporta Fan Page, Massimo Giletti chiede ad Alessandro Orsini se si sente messo al rogo dall’opinione pubblica. La risposta del sociologo non si fa attendere: “Non mi riconosco molto in un eretico sul rogo perché è un’immagine che indica debolezza, loro imploravano pietà, io invece mi sento un combattente e ho sconfitto tutti i miei nemici. Se passa in rassegna i nomi di tutti coloro che mi hanno calunniato e tentato di impedire di andare in Rai, può vedere che le ho sconfitte. È possibile che perderò questa battaglia, i miei nemici in genere sono dei vigliacchi e delle persone scorrette, ma in questo momento sono dominante nel campo di battaglia della cultura.“
Il giornalista rivela poi la sua posizione su Biden e l’Italia nei confronti della guerra in Ucraina: “Il governo italiano è un governo di gran furbi perché oggi è uno dei principali ostacoli alla pace in Ucraina. Draghi è il Lukashenko di Biden, la mia teoria è che il sistema internazionale è fatto di parti interconnesse, ci sono delle super potenze e degli stati satelliti. L’Italia è uno Stato satellite degli Stati Uniti così come la Bielorussia è uno Stato satellite della Russia. Come conseguenza logica, affermo che Draghi è il Lukashenko di Biden.“